Nonostante i tentativi del ministro dello sport francese di mediare verso lo svolgimento di un Tour a porte chiuse, negli ultimi giorni sembra crearsi un fronte contrario ad una soluzione del genere.
A costituirlo sono i sindaci di molti dei paesi che dovrebbero essere attraversati dalla corsa e che da vari punti di vista analizzano le criticità di un Tour senza tifosi in strada.
In primis la realizzabilità di una chiusura totale: “per metterla in atto in maniera seria sarebbe necessario un imponente dispiegamento di gendarmi, cosa che i paesi più piccoli non possono permettersi e senza il quale si rischia una chiusura che, alla prova dei fatti, risulterebbe solo parziale.”
Quindi l’aspetto emotivo: “la corsa è bella proprio perché le strade sono affollate, perché milioni di persone vengono a vedere i propri beniamini da vicino, entrando in contatto con loro. Le immagini in tv possono essere affascinanti, suggestive, ma per le persone del posto l’evento avrebbe un sapore diverso.”
Sull’aspetto emotivo è intervenuto anche Julian Alaphilippe, che lo scorso anno ha fatto del sostegno del pubblico la marcia in più per provare a coltivare fino alla fine il sogno di arrivare in giallo a Parigi e che ha dichiarato di non voler neanche pensare all’ipotesi di un Tour senza tifosi proprio perché la chiusura al pubblico rischia di privare di senso qualsiasi evento sportivo.
Infine non può essere trascurato l’aspetto economico: “Albergatori, ristoratori e commercianti dei paesi attraversati dalla corsa hanno già fatto sforzi importanti per prepararsi ad un evento come questo e privarli del Tour, dopo un periodo di chiusura forzata a causa del virus, rischia di tagliargli definitivamente le gambe.”
Christian Prudhomme ha indicato a molti dei sindaci il primo maggio come data cardine, oltre la quale inizierà una valutazione della situazione e si inizierà a dare forma alla decisione definitiva che dovrebbe essere presa entro il 15 maggio così da dare ai vari enti i tempi tecnici per ultimare la preparazione di strutture e strade.