Lance Armstrong torna in sella

Il dominio sul Tour, l’amore della gente, quindi il declino ed il rancore verso quello che forse resterà per sempre il personaggio più controverso nella storia del ciclismo: Lance Armstrong.

Ormai da anni non sfugge nulla di lui, non può muovere un dito senza che se ne parli e figuriamoci se potesse sfuggire la sua partecipazione alla ventiseiesima edizione della Ruta de los Conquistadores, che si svolgerà in Costa Rica dal 1° al 3 novembre; la RDC è una corsa a tappe in MTB estremamente dura e altrettanto affascinante, si sviluppa su tre tappe per un totale di  226km: quest’anno si partirà dalla località di Jaco e si arriverà a quella di Limòn passando per Puntarenas, praticamente si attraverserà interamente il paese, partendo dalla costa ovest ed arrivando a quella est.

La partecipazione non è fine a sé stessa, ma è stata promossa dalla Valkyr Productions e dal fotografo Ezra Shaw che intendono girare un documentario su Lance; ovviamente per gli organizzatori vale un “l’importante è che se ne parli” perché, di fatto, la presenza del texano non è che un ottimo motivo per far sì che media internazionali puntino i riflettori sull’evento e sul paese che lo ospita (“perché il ciclismo è il modo migliore per promuovere il territorio” Cit.).

“Non ho mai visitato la Costa Rica e credo che quest’evento sia un buon motivo per farlo” ha commentato Lance che, nonostante la squalifica a vita, può gareggiare al pari di tutti gli altri atleti perché la Ruta de los Conquistadores è fuori dal calendario UCI quindi “esente” da ogni restrizione o applicazione di regolamenti internazionali.